L’ape solitaria è considerata un eccellente organismo indicatore dello stato di inquinamento di un determinato territorio, perchè oltre alla facile reperibilità e all’economicità di impiego, è dotata di un efficace apparato sensoriale.
Questa specie è diffusa in tutti gli ambienti, ha un tasso di riproduzione molto elevato che, associato ad una vita media relativamente breve, garantisce un rinnovamento ciclico rapido e continuo della famiglia; inoltre, quando esplora il territorio intercetta con il suo corpo peloso le particelle in sospensione nell’atmosfera.
L’ape Solitaria si può definire un sensore viaggiante a differenza di altri bioindicatori per lo più immobili.
In questi suoi viaggi di andata e ritorno, che coprono un’area di circa 6Km2, è instancabile nella sua attività di raccolta. L’ape solitaria frequenta attivamente il territorio, preleva dei campioni di sostanze eventualmente contaminate, si contamina a sua volta e torna a casa; l’insetto stesso diventa così un possibile campione da sottoporre alle analisi di laboratorio.
Metalli pesanti, radionuclidi, inquinanti organici, pesticidi e antibiotici, attraverso accurate analisi di laboratorio è possibile rinvenire su api e prodotti della sua casa principi attivi presenti nei territori su cui effettuano i voli.
Attraverso una rete di Bee-Box posizionate sul territorio è possibile monitorare aree anche molto vaste con costi estremamente contenuti.
Le moderne tecniche analitiche, impiegate per la determinazione delle sostanze inquinanti, consentono oggi di quantificare con estrema precisione e con elevato grado di sensibilità un grande numero di composti chimici.
Questo sistema mobile di monitoraggio prescinde dalle arnie e può essere allestito in base alle specifiche proprie di un territorio.
Inoltre, la collocazione sul territorio delle Bee-Box consentirà di favorire l’incremento delle popolazioni di questi insetti, poco conosciuti ma estremamente importanti, facendo di fatto un grande regalo all’ambiente e alle aziende agricole del territorio.
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